In questa prima parte di stagione, la sfida di Schuurs è una: adattarsi, imparare e migliorare da braccetto destro
Perr Schuurs in estate non è stato ceduto, rimanendo così in granata per la seconda stagione di fila. Nelle prime tre partite di campionato (e anche in quella di Coppa Italia), la difesa del Torino non è mai cambiata: Schuurs, Buongiorno e Rodriguez. L’olandese si sta adattando e sta giocando come braccetto destro di difesa. Djidji, il titolare in quella posizione, continua ad essere out e si è dovuto operare per una seconda volta, quindi per il numero 3 sta diventando una vera e propria sfida giocare lì. L’obiettivo è quello di imparare a ricoprire quel ruolo in difesa e migliorarsi sempre di più.
La scorsa stagione e le prime difficoltà
Arrivato dall’Ajax, nella sua prima stagione di adattamento in Serie A, il classe 1999 ha fatto bene. Nonostante qualche prestazione sottotono, è cresciuto costantemente diventando affidabile e sicuro in mezzo alla difesa. Adesso da braccetto destro, ha trovato il suo primo gol stagionale contro il Milan, ma sta anche trovando qualche difficoltà. Infatti Schuurs non è veloce come Djidji e contro avversari come Leao (Milan) e Oristanio (Cagliari) è andato in affanno. Anche sotto questo punto di vista però, il giocatore è in crescita. Al centro della difesa è anche molto utile in fase di impostazione, come detto da Ivan Juric: “Schuurs in costruzione è fenomenale”. Adesso però, c’è bisogno di lui in un’altra zona del campo.
E’ evidente che Schuurs a dx sia sprecato, l’unico vantaggio è che così sia Rodriguez sia Schuurs possono impostare il gioco rispettivamente da sx o da dx.
E’ chiaro che lui come braccetto sia un po’ penalizzato.
Era più a suo agio al centro. Il “tris” titolare era Djidji-Schuurs-Buongio.
Un’alternativa a breve la fornirà Zima che sembra essere tornato fisicamente a posto
Come braccetto mi sembra un po’ a disagio. Vedremo se si adegua velocemente.